PROGETTO "IL FILO DI ARIANNA"
suoni e rumori per la sperimentazione didattica e metodologica nelle classi con alunni in situazione di disabilità gravissima
1. INTRODUZIONE
Il contatto fisico con un adulto o un oggetto è la fonte primaria di informazioni per lo sviluppo della consapevolezza corporea e dell'immagine di sé del bambino. Il riscontro che un bambino riceve in risposta alle proprie attività gli permette di costruire una graduale conoscenza del proprio corpo quale strumento attraverso cui influenzare gli altri e l'ambiente circostante. Un bambino non vedente tende a reagire all'ambiente usando movimenti del corpo e in particolare quelli delle mani, principale strumento di contatto. È per questo motivo che abbiamo pensato al progetto "IL FILO DI ARIANNA" al fine di porre una nuova base per lo sviluppo di un contatto o di una comunicazione. Questo tipo di lavoro richiederà molto impegno, sensibilità e flessibilità per ottenere risultati mirati alla "qualità" piuttosto che alla "quantità". I tempi di applicazione saranno regolari e frequenti ma anche ben dilazionati al fine di evitare il rischio di una "iperstimolazione". Durante le fasi iniziali della progettazione si è pensato, inoltre, di integrare il percorso tattile (composto da 7 pannelli di diverso materiale e colore) con degli interventi musicali, abbinando ad ogni pannello un'esperienza sonora che descrivesse il pannello stesso. Tale esercizio, in realtà, mira a sensibilizzare l'orecchio abbinando tale sensibilizzazione ad una richiesta corporea ben precisa: quella tattile. E' importante tener presente che non soltanto la musica, ma anche il tessuto acustico di un ambiente o un semplice suono isolato possono offrire molteplici occasioni di interesse. Nel caso specifico, i nostri alunni hanno sentito più volte un suono o un rumore, ma non conoscono l'origine, la fonte, la modalità di realizzazione, l'occasione da cui tale eventi scaturiscono. Il binomio tattile-sonoro di questo progetto intende introdurre l'alunno in percorsi cognitivi i cui obiettivi sono da ricercare in un'educazione della memoria acustica, in un'educazione alla conoscenza della realtà soprattutto quella più vicina a loro per la stimolazione dell'orientamento e dell'organizzazione spazio-temporale, in una sollecitudine al fare ed al partecipare, in un coinvolgimento dell'intero gruppo-classe.