Quando si parla di storie d'amore non possono che venire alla mente Romeo e Giulietta. Musicalmente "parlando" gli eterni amanti shakespeariani hanno ispirato, per quasi tutto il periodo romantico e oltre, compositori come:
- Vincenzo Bellini,"I Capuleti e i Montecchi" , opera (1830)
- Charles Gounod, "Roméo et Juliette", opera (1867)
- Nicola Antonio Zingarelli,"Giulietta e Romeo", opera seria (1796)
- Nicola Vaccaj,"Romeo e Giulietta", opera (1825)
- Riccardo Zandonai,"Giulietta e Romeo", opera (1922)
- Hector Berlioz,"Roméo et Juliette", sinfonia drammatica (1839)
- Pëtr Il’ic Tchajkovskij,"Romeo e Giulietta", ouverture-fantasia (1870)
- Sergei Prokof’ev,"Romeo e Giulietta", balletto (1938)
Da non dimenticare, inoltre, il bellissimo musical "West Side Story" (1957, diventato un film nel 1961) basato sulla storia di Romeo e Giulietta e ambientato a New York nella seconda metà del XIX secolo con le musiche di Leonard Bernstein e il film italiano (1968) diretto da Franco Zeffirelli con le musiche di Nino Rota. Ultima ispirazione è quella dell'opera popolare "Giulietta e Romeo" (2007) con le musiche di Riccardo Cocciante.
In occasione di questo San Valentino prenderemo in esame l'ouverture fantasia "Romeo e Giulietta" e il suo compositore Pëtr Il’ic Tchajkovskij (1840-1893).
- Pëtr Il’ic Tchajkovskij
Dopo gli anni della prima gioventù, divisi tra musica e scuola di diritto, nel 1862 Tchajkovskij si iscrisse al Conservatorio di San Pietroburgo, divenendo allievo di e diplomandosi nel '65. In seguito divenne insegnante di armonia presso il Conservatorio di Mosca, allacciando qualche anno più tardi rapporti con l'ambiente del "Gruppo dei Cinque". Dopo il fallimento del matrimonio con Antonina Miljakova, nel '77, e un tentato suicidio, avviò un singolare rapporto con Nadieida von Meck che gli garantì una libertà di movimento assoluta e una rendita annua. Da allora, abbandonato l'insegnamento e senza più problemi economici, poté dedicarsi completamente alla musica, conoscendo un successo internazionale notevolissimo, culminato con inviti negli Stati Uniti (nel '91, dopo l'interruzione dei rapporti epistolari con la von Meck) e con il conferimento di una laurea "honoris causa" da parte dell'Università di Cambridge.
La causa della sua morte, avvenuta a San Pietroburgo, fu a lungo attribuita ad un'epidemia di colera. Qualche anno fa si è avanzata l'ipotesi del suicidio. Compose diverse Opere, 3 balletti, varie musiche di scena, pagine corali sacre e profane, 6 Sinfonie e altri lavori per orchestra, 3 Concerti per pianoforte e orchestra, uno per violino, variazioni per violoncello e orchestra, pezzi pianistici e per canto e pianoforte. Il catalogo di musica da camera comprende 3 Quartetti per archi, un Trio con pianoforte, un Sestetto per archi, il Souvenir per violino e pianoforte, pagine minori scolastiche e parecchie trascrizioni per pianoforte a quattro mani di opere proprie.
(da http://www.karadar.it/Default.htm)
- "Romeo e Giulietta", ouverture fantasia
durata: 20 minuti circa
orchestra: ottavino, 2 flauti, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, basso tuba, timpani, piatti, grancassa, arpa, archi
prima esecuzione: 16 marzo 1870 (prima versione, ne seguiranno altre due).
Fu Balakirev (compositore russo fondatore del "Gruppo dei Cinque") che suggerì a Tchajkovskij la stesura dell'ouverture fantasia che venne portata a termine nel novembre dell'anno 1869. Fu a Mosca che avvenne la prima esecuzione sotto la direzione di Nikolay Rubinstein: non fu un un grande successo. A causa di ciò Tchajkovskij pensò di modificare in alcune sue parti la composizione che venne eseguita a San Pietroburgo nel 1872: seguì una terza stesura (1886).